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1 Lunedi, Purple violet blue fear, 20 20

Domenico de Chirico: qual è il tuo approccio alla pittura?

Henry Chapman: Sono figlio di un pianista e alcuni dei miei strumenti per intendere la pittura derivano dalla musica: pratica, performance, movimento, tempo. Questi riflettono il modo in cui realizzo ogni dipinto - in una o due sedute, su una scala che richiede tutto il mio corpo e sulla base di studi fatti prima con l'acquerello. Riflettono anche il mio modo di porre queste domande sulla pittura: qual è il linguaggio giusto per incarnare l'esperienza? Cos'è il linguaggio? Cos'è il corpo?

Purple violet blue fear, 2020, oil and ink on canvas,50x40 cm.

Domenico de Chirico: Ci puoi parlare delle forme ricorrenti e della ripetizione del linguaggio nel tuo lavoro?

Henry Chapman: Una forma centrale nel mio lavoro evoca sia una ruota dei colori che un orologio; in alcuni dipinti, una figura protesa verso l'esterno. In altri, una forma stellare o floreale. Le parole serigrafate si muovono intorno o all'interno di questi segni e sfumature di colore, spesso nei punti in cui si trovano numeri su un quadrante. L'idea è il movimento. Muoversi attraverso diversi modi e concetti: pensare, sentire, parlare, agire. Le parole stesse non sono il "linguaggio" del dipinto, ma parte del linguaggio. Una parte di colore.

Gowanus, 2019, acrylic and ink on canvas, 180x140 cm.

2 Martedi, Gowanus, 2019, 180x140 cm, ac
3 Mercoledi,  Blue green blue drip, 2020

Domenico de Chirico: Come pensi al colore in quest’opera?

Henry Chapman: Il colore nella sua infinità non ammette maestria. Il colore è una lingua impossibile da imparare completamente; Penso che questo sia il motivo per cui ho continuato a riprenderlo per mesi e anni di dolore. (anche questo è un linguaggio). Il mio ultimo gruppo di dipinti si distanzia dai precedenti iniziando da una base scura; questa è la base per il tempo, movimento, prestazioni e pratica. Le relazioni di colore sono limitate alle sfumature di nero, marrone, blu, porpora, viola e verde.

Blue green blue drip, 2020, acrylic and ink on canvas, 180x140cm.

Domenico de Chirico: Puoi parlarci delle tue influenze?

Henry Chapman: Il mio modo di pensare alla pittura è stato formato dall'esempio di artisti che si muovevano facilmente tra mezzi, idee e categorie di segni (astratti e figurativi, per esempio). In nessun ordine particolare, e solo per citarne alcuni, artisti come Sigmar Polke; Kerry James Marshall; i dipinti e la poesia di Etel Adnan; Adrian Piper; Theresa Hak Kyung Cha's Dictee; Rochelle Feinstein; Richard Aldridge.

Of the trees, 2019, acrylic and ink on canvas, 180x 140cm.

Of the trees, 2019, 180x 140cm, acrylic
Brown green poem violet, 2020,  180x140c

Domenico de Chirico: Cosa hai tratto dal guardare questi artisti?

Henry Chapman: Quello che ho imparato da questi artisti e da altri è un'irrequietezza per l'inadeguatezza del linguaggio, indipendentemente dal fatto che quel linguaggio sia colore, inglese o altro.

Brown green poem violet, 2020, acrylic and ink on canvas, 180x140cm.

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